Se hai deciso di acquistare un aspirapolvere, prima di strisciare la tua carta e portare a casa l’elettrodomestico, è bene che ti informi sulle migliori caratteristiche dei diversi modelli presenti sul mercato, così da fare la scelta giusta in base alle tue precise esigenze.
Oltre a valutare le due opzioni con o senza filo, un’altra domanda importante da porsi è: aspirapolvere senza sacco o con?
Anche in questo caso infatti le differenze sono notevoli e acquistare una aspirapolvere che non presenta i vantaggi che desideri, col tempo, potrebbe causarti disagio.
Capiamo quindi prima di tutto quali sono le differenze tra aspirapolvere con o senza sacco.
La differenza principale tra i due modelli risiede nel metodo di raccolta della polvere.
Nel caso di aspirapolvere con sacco, questa si accumulerà all’interno del sacchetto presente nel serbatoio che, uno volta pieno, bisognerà sostituire con uno nuovo.
Nelle aspirapolvere senza sacco, invece, la polvere si accumulerà tutta in un serbatoio asportabile, il quale, una volta riempito, andrà svuotato, ripulito e riposizionato.
Fondamentalmente entrambi i modelli usano una tecnologia di aspirazione ciclonica, soprattutto i modelli senza sacco.
Il funzionamento è comunque differente, come anche la sua diffusione.
I modelli di aspirapolvere con sacco sono quelli più tradizionali e di vecchia concezione, sono dotati di un motore elettrico e, come detto, di un sacchetto entro cui si accumula tutta la polvere aspirata.
Quest’ultimo può essere monouso, andrà quindi sostituito una volta riempito, o riutilizzabile, che funziona un po’ come il serbatoio di un aspirapolvere senza sacco, bisognerà svuotarlo e rimontarlo correttamente.
Generalmente le aspirapolvere con sacco sono dotate anche di filtri Hepa, un meccanismo molto efficace che permette il filtraggio dell’aria e il trattenimento del 99% degli allergeni presenti nelle polveri.
Un sistema senz’altro molto utile soprattutto per chi soffre di allergie.
I modelli senza sacco, invece, sfruttano la tecnologia ciclonica o multiciclonica per garantire un’elevata potenza aspirante e trattenere quindi lo sporco nel serbatoio asportabile.
La differenza probabilmente è nel filtro.
Se negli ultimi modelli non è visibile perché incluso nel meccanismo interno, in quelli più vecchi, invece, è presente nel serbatoio, ben visibile.
Chiaramente in quest’ultimo caso dovrai preoccuparti di ripulirlo ogni volta che svuoti il serbatoio. Nel primo caso, invece, basterà farlo una volta ogni tanto, anche dopo diversi mesi.
Come spesso capita dinanzi a differenze strutturali così marcate, ogni modello porta con se vantaggi e svantaggi che rendono la macchina efficace in base alle differenti esigenze
In linea di massima le aspirapolvere con sacco includono quelli a traino e con filo, quelli senza sacco, invece, le scope elettriche e in generale le aspirapolvere senza filo.
I vantaggi dell’aspirapolvere senza sacco
In primis bisogna menzionare la potenza aspirante che nelle aspirapolvere senza sacco risulta essere maggiore.
Se vogliamo questo è un fattore determinante perché, come abbiamo visto, assicura una raccolta dello sporco e delle polveri più efficace. Tale migliore prestazione è assicurata dalla tecnologia ciclonica che, con la sua potenza, mantiene alto il livello di aspirazione.
Aspetto non egualmente funzionante per i modelli con sacco, poiché la prestazione di queste ultime tende a diminuire man mano che il sacchetto si riempie. La loro potenza è massima solo quando il sacchetto e nuovo e completamente vuoto.
Mi rendo conto che sembra molto strano, ma le aspirapolvere cicloniche negli ultimi anni hanno fatto degli enormi passi avanti. Prima erano più pesanti e non erano in grado di aspirare con la stessa potenza delle aspirapolvere tradizionali, mentre adesso sono in grado di eguagliarle o addirittura superarle!
A questo si aggiunge poi la praticità di utilizzo.
Se da una parte è necessario svuotare il serbatoio di frequente, d’altro canto si tratta di un’operazione più semplice e rapida rispetto a ai modelli con sacco.
Inoltre il fatto che il serbatoio sia trasparente aiuta a capire quando è il momento giusto per ripulirlo.
Operazione non sempre intuibile nelle aspirapolvere con sacco. Sopratutto nei modelli più datati non sono presenti indicatori del livello di riempimento.
In un modello con il sacco infatti, ad eccezione dei dispositivi di ultimissima generazione dotati di apposito indicatore, l’utilizzatore non sa mai quando è il momento di procedere allo svuotamento.
È quindi necessario aprire il vano di tanto in tanto, per verificare il livello di riempimento.
Infine anche il costo ha la sua incidenza.
Tendenzialmente i modelli senza sacco costano di più rispetto a quelli con sacco.
Sopratutto se passiamo in rassegna i top della gamma.
I dispositivi di ultima generazione e meglio funzionanti possono di fatto superare anche le 500/600 Euro, rispetto a un aspirapolvere con sacco che, anche a 200 Euro, garantisce buone prestazioni.
Ciò nonostante è opportuno tenere presente i costi dei sacchetti di ricambio che, nel lungo periodo e per tutta la durata del dispositivo, incidono notevolmente sull’incremento di costo generale del dispositivo.
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Gli svantaggi dell’aspirapolvere senza sacco
A fronte dei pro sono riscontrabili anche alcuni contro, relativamente alle aspirapolvere senza sacco.
Fondamentalmente sono due e riguardano l’igiene e la manutenzione.
Come scritto in principio, i dispositivi con sacco riescono a isolare meglio le polveri e a trattenere gli allergeni fino al 99,97%. Quasi totalmente.
Tale efficienza è data proprio dalla presenza di filtri HEPA nei meccanismi con sacco che mantengono l’aria pulita e non rilasciano polveri al loro passaggio.
Trattenendole tutte nel sacchetto poi, anche in fase di ricambio (per i sacchi monouso), c’è maggiore garanzia di pulizia e igiene.
Anche le aspirapolvere senza sacco montano i filtri HEPA (non tutte, quindi bisogna controllare nella descrizione tecnica), e possono trattenere quindi anche le particelle più piccole. L’unica differenza è che in fase di svuotamento del serbatoio, alcune particelle potrebbero disperdersi nell’aria (sostanzialmente non butti via il serbatoio intero, quindi il fatto di aprirlo per svuotarlo potrebbe disperdere qualcosa).
Anche dal punto di vista della manutenzione l’aspirapolvere senza sacco risulta penalizzata.
Non avendo a disposizione un sacchetto per la raccolta delle polveri, si rende necessario svuotare il serbatoio spesso, con un maggiore impiego di pulizia e manutenzione del dispositivo stesso.
Ciò nonostante i modelli più capienti possono essere svuotati anche dopo diversi utilizzi, a differenza di un apparecchio con serbatoio più piccolo che normalmente viene pulito con maggior frequenza.
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Quale preferire?
Alla fine della fiera non esistono leggi assolute e imprescindibili, e non si può dire con assoluta certezza quale tipologia sia la migliore.
In linea di massima un modello senza sacco è più prestazionale, offre una maggior potenza aspirante, migliore praticità d’uso e un minor costo dei ricambi.
Viceversa, un modello con il sacco richiede più tempo nelle operazioni di svuotamento, maggiori spese, perché sarà necessario acquistare periodicamente i consumabili e si avrà l’impiccio di avere sempre il filo della corrente da spostare per passare di stanza in stanza.
Ciò che fa la differenza è sempre l’impiego che si intende fare del dispositivo e le proprie esigenze personali.
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